Ossessioni

Le forme del rimandare. Tutto si riduce a questo.

Alle diverse declinazioni e formulazioni che possono prendere: dall’attività psichica dei pensieri fino alle compulsioni. Un girare a vuoto in cui non vi è avanzamento, apertura sul nuovo.

All’Interno di questa cornice tutto è atto al congelamento della propria vita. La ripetizione, che qui si manifesta più palesemente, nella tendenza a rimuginare, nel girare a vuoto sugli stessi argomenti o comportamenti fino a mettere in atto azioni dettate da imperativi interni, ci porta a scorgere come il non scegliere, l’imporsi del dubbio o la quotidiana e minuziosa amministrazione della vita siano tutte forme del rimandare.
Ma rimandare che cosa?
Rimandare un nostro coinvolgimento più profondo con noi stessi e dunque con l’Altro. Un rimandare un incontro autentico con la vita e tutti suoi disallineamenti fatti di imprevidibilitá, ingovernabilità, caducità, scoperta e spesso e volentieri, accadimenti fuori di senso.

La governabilità che punta all’ordinario, all’immutabile, al silenziare le discrepanze, rispondono all’Altro con la formula:

“faccio tutto quello che vuoi ma non mi chiedere niente” .

Logica sottotraccia che mette in luce la volontà di mettere fuori gioco un incontro, una discussione più profonda di sé. Si mette fuori gioco l’incontro con la radicale eterogeneità dell’Altro. Il suo carattere sconosciuto e imprevedibile che viene messo a tacere facendo ciò che vuole, ma per essere lasciati in pace.
Non mi chiedere niente. Non incontriamoci perchè non posso espormi.
Quand’anche raggiungiamo la quiete più assoluta che ci avvicina all’immobilità della vita nell’atto di preservarla e preservarci, attraverso le diverse forme che le problematiche di natura ossessiva comporta, quest’ultime possono radicalizzarsi ancora di più, poiché il tarlo del nostro desiderio, delle nostre aspirazioni, dei nostri talenti, per quanto lì soffochiamo, non si possono silenziare.
Il rimandare è nella sua forma più estesa, l’attesa di vivere. Allontanare la chiamata alla vita. Posticipare l’incontro con essa al fine di non esporci.
C’è qualcosa di più, in noi, che chiede parola e vale la pena di dargli ascolto.


Allentare la rigidità che le problematiche di natura ossessiva comporta, ci permetterà uno slancio diverso: verso un amore, una passione, una quotidianità rinnovata, facendocene tollerare ed amare tutte le sue contraddizioni interne, fatte di imprevidibilità, differenze, discrepanze e disallinamenti preziosi.